LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), IV, 21
 
originale
 
21. Nec tamen nostri sermonis artes infelicissimo profuerunt iuveni; quippe quidam procurrens e domo procerus et validus incunctanter lanceam mediis iniecit ursae praecordiis nec secus alius et ecce plurimi, iam timore discusso, certatim gladios etiam de proximo congerunt. Enimuero Thrasyleon egregium decus nostrae factionis tandem immortalitate digno illo spiritu expugnato magis quam patientia neque clamore ac ne ululatu quidem fidem sacramenti prodidit, sed iam morsibus laceratus ferroque laniatus obnixo mugitu et ferino fremitu praesentem casum generoso vigore tolerans gloriam sibi reservavit, vitam fato reddidit. Tanto tamen terrore tantaque formidine coetum illum turbaverat, ut usque diluculum immo et in multum diem nemo quisquam fuerit ausus quamvis iacentem bestiam vel digito contigere, nisi tandem pigre ac timide quidam lanius paulo fidentior utero bestiae resecto ursae magnificum despoliavit latronem. Sic etiam Thrasyleon nobis perivit, sed a gloria non peribit. Confestim itaque constrictis sarcinis illis, quas nobis servaverant fideles mortui, Plataeae terminos concito gradu deserentes istud apud nostros animos identidem reputabamus merito nullam fidem in vita nostra reperiri, quod ad manis iam et mortuos odio perfidiae nostrae demigrarit. Sic onere vecturae simul et asperitate viae toti fatigati tribus comitum desideratis istas quas videtis praedas adveximus."
 
traduzione
 
?Ma il trucco non funzion? e a quel povero diavolo non port? alcun bene perch? nel frattempo un omaccione grande e grosso, sbucando da una casa, s'avvent? contro l'orsa e gli conficc? la lancia nel petto. ?Dopo di lui un altro fece altrettanto e poi altri ancora gli si fecero sotto quasi a gara a colpirlo con la spada. E cos? Trasileone, veramente gloria e vanto della nostra banda, degno dell'immortalit? invece che di tanto strazio, alla fine fu sopraffatto; ma non un grido, non un gemito tradirono la fede giurata: per quanto egli fosse ormai tutto dilaniato dai morsi e trafitto dai colpi continu? a fare la belva muggendo e ringhiando e sopportando con una forza d'animo nobilissima la sua sventura, finch? non rese la vita al fato riservando per s? gloria immortale ?Eppure fu tanta l'impressione, tanta la paura che egli aveva messo in quella folla che fino al sorgere del sole, anzi fino a giorno alto, nessuno os? toccare la belva neanche con un dito sebbene giacesse morta l? a terra. ?Fu un macellaio, prima con molta titubanza, via via con pi? coraggio, a sventrare la bestia e a mettere allo scoperto l'eroico brigante. Cos? anche Trasileone ci mor? ma la sua gloria non morir?. ?In fretta e furia raccogliemmo i bagagli che i fedeli morti ci avevano custodito e di gran carriera ci lasciammo alle spalle il territorio di Platea, giustamente pensando in cuor nostro che se la lealt? non ? pi? di questo mondo, vuol dire che essa, in odio alla nostra perfidia, se n'? andata a stare fra i Mani e coi morti. ?E cos?, eccoci qua, stanchi morti per il peso del carico e per la strada pessima, con tre compagni di meno, e questa, come vedete, ? la roba che abbiamo portato.?
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons